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Cons. Stato, sez. II, sent. 30.01.2023, n. 1030, pres. Forlenza, est. Manzione, C.M. c. Min. Interno
| | | |Discriminazione in ragione dell’età – fissazione di un limite massimo di età per la partecipazione al concorso pubblico per vice-ispettori di polizia – trattamento differenziato – ragionevolezza – finalità legittima – proporzionato – natura operativa delle attività svolte – discriminazione diretta – non sussiste
Poiché le funzioni degli ispettori di polizia possono svolgersi anche in modalità operative che, per loro natura, richiedono doti fisiche elevate, la fissazione di un filtro anagrafico per la partecipazione al relativo concorso pubblico non costituisce un requisito irragionevole, rispondendo alla duplice necessità di garantire, da un lato, che il personale possegga le caratteristiche fisiche necessarie all’espletamento mansioni e, dall’altro, che esse siano mantenute per un sufficiente arco temporale di carriera prima del pensionamento. Per tali ragioni, l’esclusione dalla procedura di reclutamento per superamento del requisito anagrafico non costituisce una discriminazione per età.
Age discrimination – provision of an age limit for participation in the public competition for police deputy inspectors – difference of treatment – reasonableness – legitimate aim – proportionate – operational nature of the activities performed – direct discrimination – non-existence
Since the functions of police inspectors may also be carried out in operating modes which, by their nature, require high physical qualities, the establishment of an age filter for participation in the public competition is not an unreasonable requirement. Indeed, the age limit responds to the dual need to ensure, on the one hand, that personnel have the physical characteristics necessary to perform their tasks and, on the other, that these characteristics are maintained for a sufficient period before retirement. For these reasons, exclusion from the recruitment procedure for exceeding the age limit does not constitute age discrimination.Leggi il commento di Agostino Fernicola