La scelta di come articolare la classificazione e lo studio del diritto antidiscriminatorio è sempre complessa e discutibile.
Noi, tenendo conto del sempre più frequente intrecciarsi dei fattori di discriminazione, abbiamo scelto la classificazione per ambiti di operatività delle norme antidiscriminatorie.
Quindi la prima classificazione che trovate in home page nei tasti blu delle diverse sezioni è appunto quella per ambiti: occupazione, welfare, discriminazione “algoritmica” e così via.
Abbiamo comunque mantenuto anche la possibilità di ricercare il materiale pubblicato attraverso i diversi fattori di discriminazione. Entrando nella sezione “fattori di discriminazione” si apre la distinzione più tradizionale: genere, età, disabilità, religione e convinzioni personali, nazionalità e etnia, orientamento sessuale e identità di genere, discriminazione nelle tipologie contrattuali atipiche, discriminazioni multiple e intersezionali.
Con i diversi tasti blu in homepage entrate così nelle diverse sezioni che raccolgono i commenti a sentenza e gli articoli; in calce ai commenti trovate il link alla pronuncia o al documento eventualmente commentato (norme, contratti, circolari ecc.).
Naturalmente le due classificazioni si intrecciano: così ad esempio un medesimo commento a una discriminazione a danno delle persone straniere sul lavoro può essere trovato sia nella sezione “occupazione e condizioni di lavoro” sia in quella “fattori di discriminazione – etnia/nazionalità”.
Se invece cercate direttamente una pronuncia dovete entrate in DATABASE e da lì entrate nella banca dati dove trovate rubrica e massima (anche in inglese), utilizzando a destra i tasti di ricerca; in calce trovate il link alla pronuncia e il link all’eventuale commento. Non tutte le pronunce hanno un commento, perché il nostro obiettivo è una rassegna quanto più possibile completa delle pronunce in materia di discriminazione: anche se apparentemente meno rilevanti, aiutano comunque a dare la misura della diffusione del diritto antidiscriminatorio.
Il sito è “caricato” a partire dalla seconda metà del 2021, ma le sentenze di maggior rilievo, spesso citate nella giurisprudenza successiva, sono comunque inserite in banca dati al fine di renderle facilmente reperibili.
Infine, come avete già visto, la grafica del sito è basata sui volti. Per noi è solo la sollecitazione a ricordare che, come recita la frase di Montaigne riportata in “chi siamo” , “ogni persona porta in sé l’intera forma della condizione umana”: scopo del diritto antidiscriminatorio è fare in modo che questa immensa ricchezza che ogni persona porta dentro di sé, e che costituisce la sua identità, non si trasformi mai in motivo di esclusione e di svantaggio.
La Redazione
How To Browse The Website
Choosing how to classify and study anti-discrimination law is always a complex and controversial matter.
Taking into account the increasingly frequent intertwining of discrimination factors, we have chosen to classify anti-discrimination rules by the scope of their activity.
Hence, the first classification you will find on the home page in the different sections highlighted in blue is precisely for those areas: employment, welfare, “algorithmic” discrimination and so on.
However, we are also making available searching documents and material according to the different discriminatory factors. The “grounds of discrimination ” section opens a more traditional distinction: gender, age, disability, religion and personal beliefs, nationality and ethnicity, sexual orientation and gender identity, discrimination in atypical employment contracts, multiple and intersectional discrimination.
Each blue section on the homepage provides access to a number of comments on judicial decisions and of papers; at the bottom of each comment the link to the ruling or to the document possibly commented (acts of law, agreements, administrative memorandums, etc.) is provided.
The two classifications are, indeed, interconnected: e.g., the same comment on discrimination against foreigners in a workplace can be found both in the “employment and working conditions” section and in the “discrimination factors – ethnicity / nationality” section.
If, on the other hand, you are looking directly for a ruling, you can enter the “DATABASE” and from there it is possible to look up the heading and the rule of the decision (provided also in English), using the search keys on the right; at the bottom of the find there will be a link to the full pronunciation and possibly to its comment. Not all rulings have a comment, because our goal is a comprehensive review of rulings on discrimination as far as possible: even if apparently less relevant, they still help to measure how wide anti-discrimination law can spread.
The website has started gathering documents since the second half of 2021, but the most important judgments, often cited in subsequent jurisprudence, are in any case included in the database to make them easily available.
Lastly, the website’s graphics make use of people faces. To us, it is a way to remember that, as Montaigne said, “Every person carries the entire form of human condition“: the purpose of anti-discrimination law is to ensure that this immense wealth each person carries within, and constituting his and her identity, can never become a reason for exclusion and disadvantage.
The Editorial Board