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Cass., sez. I, 23.08.2021, n. 23320, pres. Genovese, est. Mercolino, PG Roma e Min. Interno c. M.D. e G.R (avv. Tempori, Miri)
| | | |Procreazione medicalmente assistita – Ricorso a p.m.a. eterologa all’estero da parte di coppia di donne – Art. 8 e Art. 9, L. 19.2.2004, n. 40 – Principio di responsabilità procreativa – Applicabilità – Esclusione – Atto di nascita recante l’indicazione di doppia maternità – Rifiuto da parte dell’ufficiale dello stato civile – Legittimità
È legittimo il rifiuto dell’ufficiale dello stato civile di formare atto di nascita recante l’indicazione di due madri, nel caso di ricorso da parte della coppia – all’estero – a p.m.a. di tipo eterologo. Gli articoli 8 e 9 della Legge 19.2.2004, n. 40 a mente dei quali il minore nato a seguito del ricorso a p.m.a. è figlio della coppia che ha prestato consenso alla pratica (cd. genitorialità intenzionale sulla base del principio di responsabilità procreativa), non trovano applicazione qualora il ricorso alla p.m.a. sia avvenuto in carenza dei requisiti previsti dalla legge italiana.
Assisted Reproduction Technology – Same sex female couple – Law 19 February 2004, n. 40 – Art. 8 and 9 – Intended parenthood – Application – Exclusion – Refuse of the civil registrar to issue a birth certificate indicating two mothers – Lawfulness
The civil registrar can lawfully refuse to issue a birth certificate indicating two mothers, in the case of a child born abroad to an intentional and a biologic mother through assisted reproduction technologies. Article 8 and 9 of the Law n. 40/2004, according to which the minor born using the medically assisted reproduction is the child of the couple who gave consent to the practice (so-called intentional parenting), do not apply when the assisted reproduction is not performed according to the applicable Italian Law.
Leggi il commento di Angelo Schillaci
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