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Corte cost, 12.02.2024, n. 15, pres. Barbera, red. Patroni Griffi
| | |Edilizia e urbanistica – Edilizia agevolata – Norme della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia – Assegnazione di alloggi – Requisiti – Impossidenza di altri alloggi in Italia o all’estero – Previsione che per i cittadini extra UE soggiornanti di lungo periodo si applichino criteri di attestazione più onerosi rispetto ai cittadini italiani o UE – Ordine del Tribunale di modificare il Regolamento – Ammissibilità, in generale, dell’ordine – Regolamento meramente riproduttivo di norme di legge regionale – Inammissibilità dell’ordine, se non viene previamente sollevata la questione di costituzionalità – Conseguente annullamento dell’ordine – Questione di costituzionalità del Regolamento - Irragionevolezza del differente trattamento e violazione dell’obbligo di parità di trattamento per i titolari di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo ex art. 11, comma 1, lettera d) direttiva 2003/109/CE – Illegittimità costituzionale in parte qua
E’ incostituzionale per violazione dell’art. 3 e dell’art. 117 Cost., con riferimento all’art. 11, par. 1, lettera d) direttiva 2003/109, l’art. 29, comma 1-bis, LR Friuli Venezia Giulia 19.2.2016 n.1 nella parte in cui stabilisce che l’ivi prevista documentazione attestante che tutti i componenti del nucleo familiare non sono proprietari di alloggi nel Paese di origine e nel Paese di provenienza, debba essere presentata con modalità diverse e più gravose dai cittadini extra UE soggiornanti lungo periodo rispetto ai cittadini italiani e di paesi UE. A fronte di tale previsione, il giudice civile, adito con azione civile contro la discriminazione – che in generale è pienamente abilitato a ordinare alla PA la rimozione o la modifica di un atto amministrativo discriminatorio, ivi compresi i Regolamenti – non può invece procedere in tal senso e ordinare detta modifica se il Regolamento è sostanzialmente riproduttivo della norma di legge regionale perché in tali casi l’attività discriminatoria è ascrivibile alla PA solo in via mediata e dunque il giudice deve previamente sollevare eccezione di costituzionalità di detta norma.
Housing and urban planning - subsidised housing - provisions of the Autonomous Region of Friuli-Venezia Giulia - allocation of housing - requisites – non-possession of other houses in Italy or abroad - provision that more onerous certification criteria are to be applied to long-term resident non-EU nationals than to Italian or EU nationals - order of the Court of First Instance to amend the provisions - admissibility, in general, of the order - regulation merely reproducing provisions of regional law - Inadmissibility of the order if the question of constitutionality is not raised beforehand - consequent annulment of the order - question of the constitutionality of the Regulation - unreasonableness of the difference in treatment and infringement of the obligation of equal treatment for holders of long-term residence permits under Article 11(1)(d) Directive 2003/109/EC - unconstitutionality
Article 29(1-bis) of the Friuli Venezia Giulia Regional Law No 1 of 19 February 2016 is unconstitutional on the ground of breach of Article 3 and Article 117 of the Constitution, with reference to Article11(1)(d) of Directive 2003/109, in so far as it provides that the documentation attesting that all the members of the family unit do not own housing in the country of origin nor in the country of previous residence must be submitted in a different and more onerous manner by non-EU long-term residents than by Italian and EU citizens. Faced with such a provision, the civil court – seized through a civil action against discrimination - which in general is fully empowered to order the Public Administration to remove or amend a discriminatory administrative act, including Regulations - cannot, on the other hand, do so and order such amendment if the Regulation is substantially reproductive of the rule of a regional law, because in such cases the discriminatory activity is attributable to the PA only in a mediated way and therefore the judge must first raise an objection on the constitutionality of said rule.
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