L’ambito di applicazione della nozione di “prestazioni essenziali” ai fini della clausola di parità di trattamento degli stranieri soggiornanti di lungo periodo,  ai  sensi dell’art. 11, par. 3, direttiva 2003/109/CE, compete agli Stati membri e qualora una prestazione esuli dal novero di quelle essenziali lo Stato membro può imporre anche ai titolari di permesso di lungo periodo un requisito di accesso relativo alla conoscenza della lingua nazionale; tuttavia qualora la prestazione sia volta a soddisfare la finalità enunciata dall’art. 34 CDFUE, cioè  la garanzia di una esistenza dignitosa per  tutti coloro che non dispongono di risorse sufficienti, deve comunque essere considerata essenziale, con il conseguente obbligo di garantire la parità di trattamento tra cittadini e soggiornanti di lungo periodo ai sensi dell’art. 11, par. 1, direttiva 2003/109/CE.

The concept of “core benefits” pursuant to art. 11(3), Directive 2003/109/EC falls within the competence of the Member States and if a service falls outside the group of core benefits, Member States may impose access requirement, such as basic command of the language of that Member State, on third-country nationals holding long-term permits. However, if the service is aimed at the purpose set out in art. 34 Charter of Fundamental Rights of the European Union, i.e. the guarantee of a dignified existence for all those who do not have sufficient resources, it must in any case be considered a core benefit, resulting in the obligation to guarantee equal treatment between citizens and long-term residents pursuant to art. 11(1), Directive 2003/109/EC.

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