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by Magli

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Trib. Milano 16.7.25, est. Di Plotti, ASGI e altri (avv.ti Guariso, Neri, Colombo) c. Regione Lombardia (avv. Tamborino) e ALER (avv. Vinci) con l’intervento di XY e CGIL (avv.ti Guariso, Neri e Colombo).

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Accesso agli alloggi pubblici – esclusione dei cittadini stranieri che non svolgono regolare attività di lavoro subordinato o autonomo – art. 40, comma 6, TU immigrazione - irragionevolezza – contrasto con l’art. 12, par.1, lettera g) direttiva 2011/98 – non sussiste – contrasto con gli artt. 2 e 3 Cost. – sussistenza – rilevanza e non manifesta infondatezza della questione di costituzionalità.
E’ rilevante e non manifestamente infondata, per contrasto con gli artt. 2 e 3 Cost., la questione di illegittimità costituzionale dell’art. 40, comma 6 , TU immigrazione e dell’art.22, comma 1, lett. a) L.R. Regione Lombardia 16/2016  nella parte in cui prevedono, tra i requisiti per l’accesso alla edilizia residenziale pubblica richiesti agli stranieri titolari di carta di soggiorno e agli stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale, l’esercizio di “una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo”. Detto requisito infatti appare  illogico sia perché non è richiesto ai cittadini italiani, sia perché “cristallizza” la situazione del richiedente al momento della domanda anche se tale situazione potrebbe poi  modificarsi o essere dovuta a causa a lui non imputabile; la relativa previsione non può essere disapplicata in favore dei titolari di permesso unico lavoro, perché il diritto  alla parità di trattamento nell’accesso all’alloggio previsto dall’art. 12, par. 1, lettera g)  può essere derogato dallo stato membro e l’Italia ha dichiarato di volersi avvalere di tale facoltà di deroga mantenendo in vigore il citato art. 40, comma 6.

Access to public housing – exclusion of foreign nationals not engaged in regular employed or self-employed activity – Art. 40(6) Immigration Act (T.U. Immigrazione) – unreasonableness – conflict with Art. 12(1)(g) of Directive 2011/98 – does not exist – conflict with Arts. 2 and 3 of the Constitution – existence – relevance and non-manifest groundlessness of the constitutional question.
The question of the constitutional illegitimacy of Art. 40(6) of the Immigration Act (T.U. Immigrazione) and Art. 22(1)(a) of Lombardy Regional Law No. 16/2016 is relevant and not manifestly unfounded, for conflict with Arts. 2 and 3 of the Constitution, insofar as they provide, among the requirements for access to public housing applicable to foreign nationals holding a long-term residence permit (carta di soggiorno) or a residence permit of at least two years, the exercise of “a regular employed or self-employed activity.” This requirement appears illogical both because it is not imposed on Italian citizens and because it “freezes” the applicant’s situation at the time of the application, even if such situation might subsequently change or be due to causes not attributable to the applicant. The provision cannot be disapplied in favor of holders of a single work permit, since the right to equal treatment in access to housing under Art. 12(1)(g) of Directive 2011/98 may be derogated by Member States, and Italy has declared its intention to exercise this option by maintaining in force the said Art. 40(6).
 
Testo del provvedimento