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by Magli

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Corte cost. 23.07.2025 n.115, pres. Amoroso, rel. San Giorgio

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Congedo di paternità – art. 27 - bis d.lgs. n.151/2001 – mancato riconoscimento alla lavoratrice che sia secondo genitore equivalente in una coppia di due donne risultanti genitori dai registri dello stato civile – contrasto con l’art. 3 Cost. – illegittimità costituzionale – sussistenza.
È costituzionalmente illegittimo – per contrasto con l’art.3 Cost. - l’art. 27 bis d.lgs. n. 151/2001 nella parte in cui, facendo esclusivamente riferimento al padre lavoratore, non riconosce il congedo di paternità obbligatorio anche a una lavoratrice quando questa sia secondo genitore equivalente in una coppia di due donne, risultanti genitori dai registri dello stato civile; infatti l’interesse del minore, che è centrale nell’ordinamento nazionale e sovranazionale, comporta che venga riconosciuto lo stato di figlio con riferimento a entrambe le figure che abbiano assunto e condiviso l’impegno genitoriale attraverso il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita praticate legittimamente all’estero e in tale quadro l’orientamento sessuale non può incidere di per sé sulla idoneità all’assunzione di tale impegno genitoriale; risulta perciò irragionevole che i diritti riconosciuti al padre nelle coppie eterosessuali non siano riconosciuti al genitore d’intenzione nelle coppie di due donne.

Paternity leave – Art. 27-bis of Legislative Decree No. 151/2001 – denial of entitlement to a female worker who is the second equivalent parent in a couple of two women registered as parents in the civil status registers – conflict with Art. 3 of the Constitution – constitutional illegitimacy – existence.
Art. 27-bis of Legislative Decree No. 151/2001 is constitutionally illegitimate – due to conflict with Art. 3 of the Constitution – insofar as, by referring exclusively to the male worker as father, it does not grant mandatory paternity leave also to a female worker when she is the second equivalent parent in a couple of two women, both registered as parents in the civil status registers. The best interests of the child, which are central in both national and supranational legal systems, require recognition of the child’s status in relation to both figures who have assumed and shared parental responsibility through the lawful use abroad of medically assisted procreation techniques. Within this framework, sexual orientation cannot in itself affect suitability for assuming parental responsibilities. It is therefore unreasonable that the rights recognized to the father in heterosexual couples are not recognized to the intended parent in female same-sex couples.
Testo del provvedimento