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Cass. sez. IV civ. , 14.5.2025 n. 12971, pres. Esposito, rel. Cerulo, INPS (avv.ti Coretti, Sferrazza, Triolo, Stumpo) c. ASGI, APN, FONDAZONE GUIDO PICCINI (avv. Guariso)
| | | |Discriminazione per nazionalità – legittimazione attiva degli enti iscritti nell’elenco di cui all’art. 5 d.lgs. 215/03 – sussiste - premio alla nascita ex art. 1, comma 353, l. 232/2016 – insussistenza di limitazioni nella legge istitutiva - limitazione introdotta da circolari INPS alle sole madri straniere con permesso di lungo periodo - illegittimità - discriminazione - sussistenza.
Gli enti e associazioni iscritti nell’elenco di cui all’art. 5 d.lgs 215/03 hanno legittimazione attiva per le azioni di contrasto alle discriminazioni collettive basate sul fattore nazionalità e non soltanto per le discriminazioni riferite al fattore etnia, posto che in tema di contrasto alle discriminazioni la legittimazione ad agire in capo a un soggetto collettivo non rappresenta una eccezione, ma la regola generale, funzionale alla esigenza di tutelare una serie indeterminata di soggetti; conseguentemente detti enti e associazioni hanno legittimazione ad agire per contestare i requisiti restrittivi in danno degli stranieri imposti dall’INPS, con le circolari 39, 61 e 78 del 2017, per l’accesso al “premio alla nascita” previsto dall’art. 1, comma 353, L. 232/2016 (e poi assorbito nell’ Assegno Unico Universale) ; detta azione è anche fondata nel merito in quanto la norma di legge istitutiva non prevedeva limitazioni di sorta e dunque la pretesa dell’INPS di limitare la prestazione alle madri titolari del permesso di soggiorno di lungo periodo è prima di fondamento legale e costituisce discriminazione in ragione della nazionalità.
Discrimination based on nationality – standing of Organizations Registered under Article 5 of Legislative Decree No. 215/2003 – recognized – birth grant under Article 1, Paragraph 353, Law No. 232/2016 – absence of limitations in the establishing law – restriction Introduced by INPS Circulars Applicable Only to Foreign Mothers Holding Long-Term Residence Permits – unlawfulness – discrimination – exists.
Organizations and associations registered in the list referred to in Article 5 of Legislative Decree No. 215/2003 have standing to bring actions against collective discrimination based on nationality, and not only in cases of discrimination based on ethnicity. In the field of anti-discrimination law, the standing of collective entities to act is not the exception but the general rule, in line with the need to protect an indefinite number of individuals. Consequently, such organizations and associations have standing to challenge the restrictive requirements imposed by INPS through Circulars No. 39, 61, and 78 of 2017 regarding access to the "birth grant" established by Article 1, Paragraph 353 of Law No. 232/2016 (later incorporated into the Universal Single Allowance). This action is also substantively grounded, as the establishing legislation provided for no such limitations, and therefore INPS\'s requirement that only mothers holding a long-term residence permit be eligible for the benefit lacks legal basis and constitutes discrimination on the grounds of nationality.