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by Magli

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Cass. civ., sez. lavoro 16.4.2025 n. 10012, pres. Tria, rel. Tricomi, ASL Città di Torino (avv.ti Scaparone, Picco) c. X (avv.ti Nano, Savoini)

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Discriminazione per disabilità – medico specialista convenzionato portatore di handicap grave, con contratto part-time verticale –  permessi ex art. 33 L. 104/1992 – mancato riconoscimento dei permessi da parte della contrattazione collettiva e successivo riconoscimento solo parziale in relazione alle ore lavorate – illegittimità – diritto al riconoscimento integrale nella stessa misura dei colleghi con rapporto di lavoro dipendente ed orario full-time  – sussistenza -  discriminazione – sussistenza – diritto al risarcimento del danno non patrimoniale – sussistenza.
Il mancato riconoscimento in misura integrale dei permessi ex art. 33 l.104/1992 allo specialista convenzionato portatore di handicap grave con contratto part-time verticale non trova legittimazione né nella natura non subordinata del rapporto, né nella maggiore flessibilità della prestazione,  posto che detti permessi non sono funzionali solo ad esigenze di cura, ma anche alla necessità di una più agevole integrazione familiare e sociale, nonché di recupero delle energie psicofisiche; costituisce pertanto discriminazione – a prescindere dalla assenza di elemento soggettivo in capo al datore di lavoro -  il comportamento della ASL che, per il periodo fino 31.3.2020, non ha riconosciuto detti permessi per mancanza di una disciplina contrattuale in materia e per il periodo successivo li ha riconosciuti, in adesione alla nuova  disciplina contrattuale,  solo in misura proporzionale alle ore di lavoro svolte; dall’accertamento di tale discriminazione discende il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale da discriminazione  che può essere liquidato in via equitativa valorizzando che l’atto discriminatorio è lesivo della dignità umana.

Disability Discrimination – specialist Doctor with severe disability under a vertical Part-Time contract – leave under article 33 of Law No. 104/1992 – denial of leave by Collective bargaining agreement and subsequent partial recognition based on hours worked – unlawfulness – right to full recognition equal to full-time employees – discrimination – existence – right to compensation for non-pecuniary damage – established.
The failure to fully recognize the leave entitlements under Article 33 of Law No. 104/1992 for a specialist doctor with a severe disability under a vertical part-time contract is not justified either by the non-subordinate nature of the employment relationship or by the greater flexibility of the work performance. This is because such leave is not only intended to meet care-related needs, but also serves the purpose of facilitating family and social integration, as well as the recovery of physical and mental energy.Therefore, the conduct of the Local Health Authority (ASL), which – for the period up to March 31, 2020 – did not grant such leave due to the absence of contractual provisions, and – for the period thereafter – granted it only proportionally to the hours worked in accordance with the new contractual rules, constitutes discrimination. This applies regardless of the absence of any subjective discriminatory intent on the part of the employer.As a result of this discrimination, the individual is entitled to compensation for non-pecuniary (moral) damages, which may be equitably assessed, taking into account that the discriminatory act violates human dignity.


Testo del provvedimento