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Trib. Busto Arsizio, sez. lavoro, 1.2.2025, est. La Russa, Associazione Nazionale Lotta alle Discriminazioni (avv.ti Conti, Cavaieri, De Marchis Gomez) c. Y (avv.ti Mercuri, Mercuri)
| | | |Discriminazione collettiva - dichiarazioni pubbliche della imprenditrice legale rappresentante della società – assegnazione di posti manageriali o importanti in base a età, genere, impegni familiari e status – corrispondenza con le politiche di assunzione effettive – violazione degli artt. 2, 3, 4, 35, 37 Cost. - discriminazione indiretta multifattoriale intersezionale – sussiste – conseguenze – fattispecie.
Costituiscono una forma di discriminazione indiretta multifattoriale e intersezionale per età, genere, impegni familiari e status, le affermazioni rese dalla imprenditrice legale rappresentante di una società nel corso di un evento pubblico, secondo le quali la società stessa persegue una politica di assegnazione dei posti manageriali e “importanti” volta a previlegiare gli uomini e a selezionare le donne solo quando di età superiore ai quaranta anni, libere da impegni familiari e, comunque, in condizione di essere disponibili a lavorare “h 24”; tali affermazioni violano i valori fondamentali della Costituzione, in particolare i principi di uguaglianza e di solidarietà, che non tollerano distinzioni di genere o pregiudizi di sorta, vincolando l’iniziativa privata al rispetto dell’utilità sociale e sono oggettivamente idonee - anche in quanto corrispondenti alle politiche di assunzione effettivamente praticate in azienda - a dissuadere le lavoratrici dall’accedere o presentare candidature per le posizioni manageriali della società, integrando uno svantaggio non consentito dal nostro ordinamento (nella specie il Tribunale ha individuato quale sanzione il risarcimento del danno a favore della associazione ricorrente e la predisposizione di un piano di rimozione).
Collective discrimination - public statements of the legal representative of the company - allocation of managerial or important posts on the basis of age, gender, family commitments and status - correspondence with actual recruitment policies - violation of Articles 2, 3, 4, 35, 37 of the Constitution. - indirect multifactorial intersectional discrimination - subsistence - consequences - case in point.
The statements made by the legal representative of a company in the course of a public event, according to which the company itself pursues a policy of assigning managerial and ‘important’ positions aimed at giving preference to men and selecting women only when they are over forty years of age, free from family commitments and, in any case, in a position to be available to work ‘round the clock’, constitute a form of indirect multifactorial and intersectional discrimination on the basis of age, gender, family commitments and status; such statements violate the fundamental values of the Constitution, in particular the principles of equality and solidarity, which do not tolerate gender distinctions or prejudices of any kind, binding private initiative to the respect of social utility, and are objectively suitable - also in so far as they correspond to the recruitment policies actually practised in the company - to dissuade female workers from accessing or submitting applications for managerial positions in the company constituting a disadvantage that is not permitted under Italian law (in the present case, the Court identified as a sanction the compensation of damages in favour of the applicant association and the preparation of a removal plan).